L'osservatore romano - Vivere appassionatamente

L'osservatore romano - Vivere appassionatamente

GIUSEPPE DI FAZIO

Il primo luglio 2010 una pallottola andata fuori bersaglio spense provvisoriamente il sorriso di Laura Salafia; ma non riuscì a cancellare la sua voglia di vivere e la sua speranza. Quella mattina Laura, studentessa-lavoratrice originaria di Sortino, aveva sostenuto brillantemente l’esame di lingua spagnola. E, contenta, aveva lasciato in compagnia di alcune amiche il monastero dei Benedettini di Catania, sede dei corsi di laurea umanistici. In piazza Dante, a poche decine di metri dalle aule universitarie, si scatenò un improvviso Far West e una pallottola raggiunse Laura al midollo. «Ricordo il mio respiro che comincia a rallentare — scriverà la giovane donna sette anni dopo — piano piano ne perdo la percezione, mi accascio a terra esanime»...

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