Chi Siamo

 

Fondazione Domenico Sanfilippo Editore

 

La "Fondazione Domenico Sanfilippo Editore", istituzione culturale con finalità di solidarietà e cooperazione sociale, si propone prioritariamente di ordinare, conservare, valorizzare e promuovere il patrimonio storico, fotografico, iconografico, culturale della testata giornalistica "La Sicilia", della casa editrice "Domenico Sanfilippo editore" e dei loro giornalisti, tipografi, collaboratori ed autori. Ma si propone anche di essere nel territorio un polmone di attività culturali, che aiuti a leggere e approfondire le tematiche più rilevanti della realtà sociale, dal turismo all'immigrazione, dai beni culturali ai trasporti, dall'educazione dei giovani all'innovazione tecnologica.

 

La Fondazione DSE è collegata, anzitutto, alla storia del quotidiano "La Sicilia" che, dalla sua nascita (il 15 marzo 1945), segue le vicende dell'Isola, mantenendo un'attenzione anche ai fatti regionali e nazionali.

Fin dalle origini, sotto la guida di Alfio Russo (entrato nella storia del giornalismo italiano soprattutto per essere stato negli anni Sessanta direttore del "Corriere della Sera") il quotidiano catanese ha coniugato una attenzione ai fatti e alle cronache locali con una apertura alle vicende nazionali e internazionali.

"La Sicilia" è stata, negli anni, una grande palestra di giornalismo. Nella redazione del giornale si sono formati o hanno a lungo lavorato giornalisti del calibro del già ricordato Alfio Russo, di Candido Cannavò (a lungo inviato de La Sicilia e poi storico direttore della Gazzetta dello Sport), Nino Milazzo (responsabile Esteri e poi condirettore de "La Sicilia" e, in precedenza, vicedirettore del Corriere della Sera), Francesco Merlo (editorialista de La Repubblica) e Raffaele Leone (vicedirettore di Panorama). E con La Sicilia hanno collaborato Benedetto Croce e Luigi Sturzo, Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino, Pietro Barcellona e Giuseppe Giarrizzo, solo per citare alcuni nomi.

Con le sue inchieste, i suoi reportages e le sue cronache nei suoi oltre 70 anni di pubblicazione il quotidiano catanese è stato e continua ad essere, come ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un editoriale del 15 marzo 2015, "una voce che guarda alle attese di forze vive della società, al lavoro per l'innovazione e il progresso".

Fra i tanti capitoli della ricca storia del quotidiano ne ricordiamo solo due, entrati a buon diritto nella storia del giornalismo italiano: l'inchiesta del 1961 di Enzo Asciolla sul morto-vivo di Avola, che permise di scoprire la verità su un fatto per cui un innocente era stato già condannato all'ergastolo; e le inchieste di Cannavò e Milazzo sui "Lazzaretti di Sicilia" che, a metà degli anni Settanta misero in evidenza lo stato di grave degrado della situazione ospedaliera nell'Isola.

La Fondazione DSE si propone di custodire e valorizzare questo grande patrimonio di sapere presente negli archivi (cartacei e digitali) del giornale "La Sicilia", sia favorendo la pubblicazione di volumi che raccolgano testi che hanno fatto la storia del quotidiano e hanno inciso sulla vita del territorio sia sostenendo tesi e stages in ambito universitario.

Il recente volume di Nino Milazzo "Il mio Novecento", che raccoglie più di cinquanta articoli, reportages e commenti scritti per "La Sicilia" e per il "Corriere della Sera" fra il 1963 e il 2009, è l'esempio di un viaggio della memoria in un pezzo del Novecento, che è possibile condurre attraverso le pagine dei giornali. La pubblicazione del volume, assieme a quelli che già l'hanno preceduto (Salvatore Scalia, "L'Apocalisse degli automi. Gli scrittori siciliani e la Grande Guerra", 2015, e Giuseppe Di Fazio, "La notizia diventa storia", 2016) e a quelli che seguiranno rappresenta una testimonianza del grande patrimonio culturale che, soprattutto sui temi dell'informazione, la Fondazione può offrire al territorio e al grande pubblico, anche quello internazionale.

La Fondazione, inoltre, avvalendosi di un comitato scientifico composto da autorevoli docenti universitari (Antonio Martino, economista, Agatino Cariola, costituzionalista e Lina Scalisi, storica), giornalisti (Giuseppe Di Fazio) e liberi professionisti (Giuseppe Giarlotta) si propone di promuovere dibattiti, mostre, eventi sui temi più urgenti per la vita dell'Isola e del Paese.

La Fondazione si propone anche di organizzare corsi di alta formazione riservati in modo particolare al mondo giornalistico e ai docenti per favorire una maggiore consapevolezza del contesto in cui i media si trovano ad operare e dell'effetto dei nuovi mezzi di comunicazione sui fruitori.

Infine, la Fondazione intende perseguire un obiettivo solidaristico bandendo borse di studio per giovani meritevoli, sia nel campo scolastico-universitario sia in quello giornalistico.

Nella realizzazione di questi obiettivi la Fondazione DSE promuoverà sinergie con altre Fondazioni o Istituzioni che si propongano scopi similari.

 

ORGANIGRAMMA

CdA:

Antonello Piraneo

Domenico Ciancio Sanfilippo

Carmelo Floreno

Carlo Alessi

Emilio Giardina

Antonio Perricone

Comitato scientifico e culturale:

Agatino Cariola [docente Diritto costituzionale Università di Catania]

Giuseppe Di Fazio [giornalista] – Presidente

Giuseppe Giarlotta [dottore commercialista]

Antonio Martino [economista e parlamentare]

Lina Scalisi [docente Storia moderna Università di Catania]

Responsabile interno:

Paola Platania

Revisore dei conti:

Carmelo Garozzo