La Sicilia - La “sfida” degli studenti nel raccontare l’Olocausto

Riconoscimento a Laura Salafia «vittima della stupidità umana».

PIERANGELA CANNONE

Le corde della chitarra di Dalila e la voce di Maria, due studentesse dell’Istituto musicale Vincenzo Bellini, hanno interpretato “Beauti - ful that way”di Noa proprio quando Laura Salafia, accompagnata dalla mamma Enza e dal presidente della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore, Giuseppe Di Fazio, ha varcato l’ingresso dell’aula magna dell’Ateneo per partecipare alla quinta edizione del “Giorno della memoria”, il premio organizzato dall’Ersu per stimolare gli studenti universitari a non dimenticare gli orrori della Shoah.
    A dare il benvenuto sono stati il presidente dell’Ersu, Antonio Cappellani, e il direttore Valerio Caltagirone, che dopo un accenno storico, hanno introdotto il tema di quest’an - no, incentrato sulle modalità per combattere il negazionismo e il revisionismo storico della Shoah, che per l’appunto è quello di rafforzare il valore culturale della memoria. «Abbiamo sfidato i nostri ragazzi - ha spiegato Cappellani - con un tema importante e loro hanno risposto in modo brillante, presentando quasi 150 elaborati. La giuria ne ha dovuti premiare solo cinque di fronte a un pubblico d’eccezione rappresentato dal diplomatico dello Stato d’Israele Rafi Erdreich, dalla scrittrice Paola Bassani, figlia di Giorgio, l’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini” e dalla studentessa e scrittrice Laura Salafia, che ha presentato il suo libro “Una forza di vita” edito dalla Dse.
    «Abbiamo tenuto alla presenza di Laura perché, sebbene lontana dagli eventi della Shoah, è stata vittima della stupidità umana e non va dimenticata. Chi colpisce chiunque di noi, colpisce l’umanità».
    Ed è stato proprio a Laura e alla scrittrice Bassani che l’Ersu ha riservato un riconoscimento speciale, motivato dal forte valore morale dei loro scritti. Intenso e particolarmente toccante è stato l’intervento del direttore del dipartimento di Scienze Umanistiche Maria Caterina Paino sul libro di Salafia, a cui ha dedicato un parallelismo con l’opera di Primo Levi “Se questo è un uomo”.
    La presidente della giuria, prof. Sarah Zappulla Muscarà, invece, durante la lettura delle motivazioni ha più volte ribadito la caparbietà di Laura che, nonostante tutto, non ha mai ceduto al pessimismo, decidendo di lottare e affrontare con forza la svolta che qualcuno ha impresso alla sua esistenza; sottolineando altresì come Paola Bassani nella sua opera sia riuscita a tenere vivo il ricordo degli eventi della Shoah e del padre.
    Ospite d’onore Rafi Erdreich, che è intervenuto sui problemi attuali della società connessi con l’insofferenza tra popoli e religioni. Tra gli interventi anche quello del prefetto Silvana Riccio che ha espresso l’importanza di ricordare collettivamente gli episodi dell’Olocausto «perché ciò significa prenderne le distanze, schierarsi e mettersi dalla parte della tolleranza». Per il presidente della Corte d’Appello Giuseppe Meliadò, la Shoah «è una pagina dolorosa della storia delle istituzioni». Il prorettore Giancarlo Magnano San Lio, infine, ha portato i saluti dell’Ateneo.
    Durante la cerimonia, la prof. Muscarà si è soffermata tra l’altro sulla figura di Salvatore Incorpora, pittore e scrittore che visse l’espe - rienza di internato nei lager tedeschi, raccogliendone i ricordi in un libro ormai introvabile di cui ha auspicato la ristampa. La serata, condotta dalla giornalista Michela Italia, si è conclusa con la consegna dei premi ai vincitori del concorso: per la sezione video il primo premiodel valore di mille euro è andato ad Alessandro Rajola, il secondo premio di 500 euro a Giacomo Principato. Menzione speciale a Mitja Messina e Marco Montemagno. Per la sezione elaborati da 4mila battute, invece, il primo premio se l’è aggiudicato Ramona Vicchitto, al secondo posto Grazia Maria Rita Cambria e al terzo Daria Luppino. Infine, sono state riconosciute menzioni speciali a Monica Sara Coco, Giulia Grasso, Sonia Giada Scardaci, Gioele Ballarò, Ilenia Scuderi, Sara Mangano, Martina Leone, Daniel Fridman e Alessio Canini. L’attore Agostino Zumbo ha letto con toccante partecipazione le pagine premiate.

© La Sicilia 31 Gennaio 2018