Premio Pirandello
Premio Pirandello. La consegna delle borse di studio ai tre studenti universitari ritenuti meritevoli nell’ambito dell’apprezzata iniziativa che ha visto in prima fila l’Ersu in collaborazione con la Fondazione Dse.
«Un patrimonio straordinario quello italiano, letterario, teatrale, storico, artistico, scientifico, che tutto il mondo ammira. È per questo che dobbiamo acquisire sempre più consapevolezza del valore della cultura, che rafforza l’identità e la creatività di un popolo, motore non soltanto della sua crescita sociale ed etica, ma pure della promozione turistica di un territorio e del suo sviluppo economico».
È stata questa la traccia su cui gli studenti dell’Università di Catania si sono confrontati in occasione della XIII edizione del premio letterario “Luigi Pirandello”, organizzato dall’Ersu. E ieri, nell’aula magna del rettorato, sono stati premiati sia i giovani sia le realtà associative e istituzionali del territorio, che, tendendo loro la mano, ne permettono di affinare e diffondere il pensiero critico e propositivo. In ballo tre borse di studio: un primo premio del valore di 1.500 euro è stato assegnato ad Andrea Picci, un secondo pari a 1.000 euro è andato ad Alessandra Nicosia e, infine, il terzo di 500 a Ermelinda Puglisi.
«L’Ersu, già da tempo, si apre a 360 gradi alle necessità degli studenti - afferma il neopresidente, Mario Cantarella - e la premiazione anche di personaggi illustri del territorio è il nostro ringraziamento per il loro impegno in ambiti apparentemente estranei, ma in realtà connessi».
«Si premia la cultura - dice il rettore Francesco Priolo - e la capacità di analisi e critica degli studenti, nel nome di un personaggio siciliano illustre, qual è stato Pirandello. I migliori auguri alle diverse generazioni di vincitori, premiati per portare alto il valore della cultura in questa terra».
E, dunque, tra gli “adulti” è stato premiato l’attore catanese David Coco «dalle multiformi, duttili e sfaccettate doti interpretative... e che si è imposto nel panorama teatrale grazie a un’intensa maschera espressiva». A consegnare il riconoscimento, l’ordinario di Storia moderna al Disum, nonché vicepresidente del Teatro Stabile, Lina Scalisi, e il direttore dello Stabile, Laura Sicignano. Premiato anche Giuseppe Di Fazio, giornalista, saggista, ex caporedattore de La Sicilia e presidente del comitato scientifico della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore, che dal 2017 si pone come polmone regionale di promozione culturale. «Va colta una sfida - dice Di Fazio - ovvero coniugare il passato al presente, per progettare insieme il futuro. E la start-up Sicilian Post, testata online di approfondimento, che da 56 settimane integra La Sicilia con la pagina Sicilian Stories, è la rappresentazione di questa sfida. Il mestiere del giornalista è in evoluzione e dobbiamo capire insieme dove si può andare». Il rettore Priolo, nel consegnare il premio, ha evidenziato il ruolo della Fondazione Dse nella valorizzazione del percorso culturale dei giovani dell’Ateneo. Premiata anche la scrittrice Silvana Grasso per «il generoso dono di una scrittura carica di patos... Filologa classica e autrice, che collabora da anni con La Sicilia».
A presiedere la giuria - composta da Salvo Cannizzaro (cda Ersu), dal direttore dell’Ersu Valerio Caltagirone, dalla scrittrice Gloriana Orlando - è stata la critica letteraria, Sarah Zappulla Muscarà. Ha moderato la giornalista Michela Italia, mentre l’attore Agostino Zumbo ha letto gli elaborati vincitori.
Pierangela Cannone