Il nostro '68

Dai ricordi alle azioni concrete

Siamo giunti al capolinea e adesso, di ritorno da un viaggio nel biennio ’68-’69, è necessario riporre sul tavolo cartoline, souvenir e fotografie per riflettere su come quest’itinerario ci abbia cambiato.La mostra “L’isola che non s’arrende (1968-1969)” ha chiuso ieri i battenti, dopo aver accolto tra le sale della Galleria Credito Siciliano di Acireale ben 2.100 visitatori, sei gruppi (Centro Studi Acitrezza, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, Ingegneri e Architetti Acesi, Associazione Cappuccini, il Corso di Storia e Tecnica del Giornalismo e di Storia dell’arte dell

Una foto, un ricordo

«Quando si attinge a quel "pozzo della memoria” che è l’archivio di un giornale, può accadere che il secchio porti in superficie dell’acqua tremolante e che le increspature si scompongano e ricompongano in volti e paesaggi dimenticati. Se poi alcune fotografie o pagine di quell’archivio vengono esposte in mostra, divenendo patrimonio di una collettività, l’effetto flashback è assicurato».

Gli anni della contestazione nella mostra "L'isola che non s'arrende (1968-1969)

Alcuni numeri dell’inserto “Vent’anni. Il foglio dei giovani” arricchiranno la mostra “L’isola che non s’arrende (1968-1969), che sarà visitabile alla Galleria Credito Siciliano ad Acireale dal 22 febbraio al 30 marzo. La mostra, a cura della Fondazione Dse e della Fondazione Creval, ripercorre gli anni della contestazione con tre focus: il terremoto nel Belìce; l’occupazione dell’Università a Catania e i fatti di Avola; il ruolo di Gioventù Studentesca tra impegno caritativo e stampa.

Sicilian Post - Dal­le bar­ri­ca­te del ’68 al­l’e­ra dei so­cial: si può an­co­ra de­si­de­ra­re l’im­pos­si­bi­le?

JOSHUA NICOLOSI

Pro­fes­so­re di let­te­ra­tu­ra ita­lia­na al­l’U­ni­ver­si­tà di Ca­ta­nia e per anni pre­si­den­te del­la Fon­da­zio­ne Scia­scia, An­to­nio Di Gra­do, che que­gli anni li ha vis­su­ti in­ten­sa­men­te, nel cor­so del di­bat­ti­to Il no­stro ’68 ha of­fer­to uno spun­to per ri­flet­te­re sul si­gni­fi­ca­to del de­si­de­rio di ieri e su quel­lo di oggi

Sicilian Post - Dal rock sim­bo­lo del ’68 al pop del­la ge­ne­ra­zio­ne Spo­ti­fy: co­s’è ri­ma­sto del­la can­zo­ne so­cia­le?

GIORGIO ROMEO

Per i ven­ten­ni di cin­quan­t’an­ni fa, can­zo­ni come “Re­vo­lu­tion” dei Bea­tles non era­no so­la­men­te la co­lon­na so­no­ra di un’e­po­ca, ma l’e­spres­sio­ne di un de­si­de­rio di cam­bia­men­to. Qual è, mez­zo se­co­lo dopo, il ruo­lo del­la mu­si­ca nel­la vita dei gio­va­ni?

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