Mostra 68

Dai ricordi alle azioni concrete

Siamo giunti al capolinea e adesso, di ritorno da un viaggio nel biennio ’68-’69, è necessario riporre sul tavolo cartoline, souvenir e fotografie per riflettere su come quest’itinerario ci abbia cambiato.La mostra “L’isola che non s’arrende (1968-1969)” ha chiuso ieri i battenti, dopo aver accolto tra le sale della Galleria Credito Siciliano di Acireale ben 2.100 visitatori, sei gruppi (Centro Studi Acitrezza, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, Ingegneri e Architetti Acesi, Associazione Cappuccini, il Corso di Storia e Tecnica del Giornalismo e di Storia dell’arte dell

Una foto, un ricordo

«Quando si attinge a quel "pozzo della memoria” che è l’archivio di un giornale, può accadere che il secchio porti in superficie dell’acqua tremolante e che le increspature si scompongano e ricompongano in volti e paesaggi dimenticati. Se poi alcune fotografie o pagine di quell’archivio vengono esposte in mostra, divenendo patrimonio di una collettività, l’effetto flashback è assicurato».

Quei ragazzi e l'altro '68

L'intervista alla milanese Marina Loffi che nel 1968 si recò in Cecoslovacchia in compagnia della catanese Romana Romano. Alcuni scatti di quell'esperienza che accomunò 7 giovani di Gioventù Studentesca provenienti da tutta l'Italia, sono esposti alla Galleria Credito Siciliano di Acireale nell'ambito della mostra "L'isola che non s'arrende (1968-1969)", promossa dalla Fondazione DSe.

Il servizio del TGR Sicilia sulla mostra "L'Isola che non s'arrende (1968-1969)"

Il servizio del TGR Sicilia sulla mostra "L' isola che non s' arrende (1968-1969)" inaugurata giovedì presso la Galleria Credito Siciliano di Acireale. Sono intervenuti il Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Dse, il giornalista Giuseppe Di Fazio, il fotografo Carmelo Nicosia, membro del comitato scientifico della mostra e l'architetto Leo Guerra, che ha progettato l'allestimento. La mostra è visitabile ad ingresso libero fino al 30 marzo.

Candido Cannavò una vita in rosa e molto altro ancora

Dieci anni fa, il 22 febbraio 2009, si spegneva Candido Cannavò, che ha fatto la storia de “La Sicilia”prima di guidare per vent’anni la “Gazzetta dello Sport”. Un campione del giornalismo italiano, un uomo di grande cultura e di altrettanta umanità. A dieci anni dalla scomparsa ricordiamo il “nostro”Candido ripubblicando il ricordo tratteggiato su “La Sicilia”da Nino Milazzo, che con Cannavò visse anni intensi prima nella nostra redazione poi a Milano, in via Solferino, l’uno al “Corriere della Sera”, l’altro alla “Gazzetta dello Sport”.

La Sicilia che non si arrende

Il conto alla rovescia è terminato. È stata inaugurata ieri, giovedì 21 febbraio, la mostra “L’Isola che non s’arrende (1968-1969)”a cura della Fondazione Domenico Sanfilippo Editore. L’esposizione, visitabile fino al 30 marzo nella Galleria Credito Siciliano di Acireale (Palazzo Costa Grimaldi, piazza Duomo 12), è stata realizzata con l’art consulting della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese ed in collaborazione con la Fondazione Oelle e l’Accademia di Belle Arti di Catania. 

Se le foto diventano storia

C'è un archivio in Sicilia che custodisce circa 300mila fotografie, raccolte in 74 anni grazie all’inesauribile lavoro dei fotoreporter. La Fondazione DomenicoSanfilippo editore si pone oggi l’obiettivo di preservare e valorizzare l’immenso patrimonio fotografico che quel “pozzo della memoria”custodisce, raccontandolo e rendendolo fruibile al grande pubblico: si tratta dell’archivio del quotidiano “La Sicilia”.

ACIREALE - MOSTRA "L'ISOLA CHE NON S'ARRENDE (1968-1969)

La mostra “L’isola che non s’arrende (1968- 1969) a cura della Fondazione Dse, con l'art consulting della Fondazione Creval, sarà visitabile alla Galleria Credito Siciliano ad Acireale dal 22 febbraio al 30 marzo, dal mercoledì alla domenica (10/12 e 17/20). 67 foto, 2 videointerviste, immagini d’epoca, pagine storiche de “La Sicilia” e numerosi cimeli condurranno il visitatore in un viaggio tra la Valle del Belice distrutta dal terremoto, l’Avola delle lotte contadine e la Catania delle proteste studentesche .Ingresso gratuito.

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