Dai ricordi alle azioni concrete
Siamo giunti al capolinea e adesso, di ritorno da un viaggio nel biennio ’68-’69, è necessario riporre sul tavolo cartoline, souvenir e fotografie per riflettere su come quest’itinerario ci abbia cambiato.La mostra “L’isola che non s’arrende (1968-1969)” ha chiuso ieri i battenti, dopo aver accolto tra le sale della Galleria Credito Siciliano di Acireale ben 2.100 visitatori, sei gruppi (Centro Studi Acitrezza, Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda, Ingegneri e Architetti Acesi, Associazione Cappuccini, il Corso di Storia e Tecnica del Giornalismo e di Storia dell’arte dell’Università di Catania), tredici Istituti, 32 classi e 769 studenti. Il patrimonio che la Fondazione Domenico Sanfilippo Editore, promotrice della mostra, ha affidato ai suoi visitatori consta di 67 foto, numerose narrazioni sul passato e molteplici provocazioni sul futuro della nostra isola, che adesso quel pubblico dovrà custodire. Ciò che quei visitatori hanno però restituito alla Fondazione è ben più prezioso.